Vallà 10 anni dopo
Un paese in ginocchio, un paese rinato. Nel decimo anniversario del catastrofico evento atmosferico del 6 giugno 2009, sabato 8 giugno 2019 presso la Piazza Caduti dalle ore 19.30 si terrà l’evento “Una notte a Vallà”, un evento di musica, spettacolo e festa per raccogliere fondi per il territorio bellunese.
Una “forza di gravità” che spinge verso l’alto
Ascensione è la navigazione del cuore, che ti conduce dalla chiusura in te all'amore che abbraccia l'universo (Benedetto XVI). A questa navigazione del cuore Gesù chiama gli undici, un gruppetto di uomini impauriti e confusi, un nucleo di donne coraggiose e fedeli. Li spinge a pensare in grande, a guardare lontano, ad essere il racconto di Dio "a tutti i popoli". Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Nel momento dell'addio Gesù allarga le braccia sui discepoli, li raccoglie e li stringe a sé, prima di inviarli. Ascensione è un atto di enorme fiducia di Gesù in quegli uomini e in quelle donne che lo hanno seguito per tre anni, che non hanno capito molto, ma che lo hanno molto amato: affida alla loro fragilità il mondo e il vangelo e li benedice. È il suo gesto definitivo, l'ultima immagine che ci resta di Gesù, una benedizione senza parole che da Betania raggiunge ogni discepolo, a vegliare sul mondo, sospesa per sempre tra cielo e terra. Mentre li benediceva si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Gesù non è andato lontano o in alto, in qualche angolo remoto del cosmo. È asceso nel profondo delle cose, nell'intimo del creato e delle creature, e da dentro preme come benedizione, forza ascensionale verso più luminosa vita. Non esiste nel mondo solo la forza di gravità verso il basso, ma anche una forza di gravità verso l'alto, che ci fa eretti, che fa verticali gli alberi, i fiori, la fiamma, che solleva l'acqua delle maree e la lava dei vulcani. Come una nostalgia di cielo. Con l'ascensione Gesù è asceso nel profondo delle creature, inizia una navigazione nel cuore dell'universo, il mondo ne è battezzato, cioè immerso in Dio. Se solo fossi capace di avvertire questo e di goderlo, scoprirei la sua presenza dovunque, camminerei sulla terra come dentro un unico tabernacolo, in un battesimo infinito. Luca conclude, a sorpresa, il suo vangelo dicendo: i discepoli tornarono a Gerusalemme con grande gioia. Dovevano essere tristi piuttosto, finiva una presenza, se ne andava il loro amore, il loro amico, il loro maestro. Ma da quel momento si sentono dentro un amore che abbraccia l'universo, capaci di dare e ricevere amore, e ne sono felici (ho amato ogni cosa con l'addio (Marina Cvetaeva). Essi vedono in Gesù che l'uomo non finisce con il suo corpo, che la nostra vita è più forte delle sue ferite. Vedono che un altro mondo è possibile, che la realtà non è solo questo che si vede, ma si apre su di un "oltre"; che in ogni patire Dio ha immesso scintille di risurrezione, squarci di luce nel buio, crepe nei muri delle prigioni. Che resta con me "il mio Dio, esperto di evasioni." (M. Marcolini).
Novena di Pentecoste
Inno allo Spirito Santo
Vieni o Spirito Creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato.
O dolce Consolatore, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima.
Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore, irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola.
Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male.
Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore.
Amen.
Recito 3 Gloria al Padre.
Preghiera finale: O Dio, che hai istruito i Tuoi fedeli illuminando i loro cuori con la Luce dello Spirito Santo, concedi a noi di avere nello stesso Spirito il gusto del bene, e di godere sempre del Suo conforto. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Pastorale familiare diocesana
Ricorre quest'anno il 20° anniversario dell’itinerario di formazione per animatori di pastorale familiare “Sposi in cammino”, organizzato dall'Ufficio diocesano di pastorale familiare e svoltosi a partire dal 1999. È nata così la volontà di ringraziare il Signore per tutti i doni profusi durante gli anni nei cuori, nelle coppie, nelle famiglie e, di riflesso, nelle comunità. Vi invitiamo all’incontro diocesano che si terrà: DOMENICA 2 GIUGNO 2019 alle ore 18.00 presso la Chiesa di San Liberale a TREVISO (via Mantiero, 2) Condivideremo con il nostro Vescovo Gianfranco Agostino e con i sacerdoti che hanno accompagnato il percorso (don Giorgio e don Sandro) una celebrazione nella quale porteremo il nostro "grazie", ciò che siamo come coppia e famiglia, affinché il Signore attraverso le mani del Vescovo lo benedica perché continui ad essere fecondo per la nostra Chiesa. Dopo la celebrazione vi invitiamo a restare per cenare insieme in semplicità nei locali e nel prato adiacenti la Chiesa. Le famiglie che si fermano porteranno qualche vivanda da condividere. L’ufficio si occuperà di bevande, tovaglie, piatti e posate.
10mo anniversario dall’evento della tromba d’aria
Giovedì 6/6: alle ore 20.00 apertura della mostra fotografica presso il parcheggio in fianco alla chiesa e alle ore 20.30 S. Messa con processione e benedizione del popolo nel 10° anniversario della Tromba d’aria. Dopo la processione ci fermeremo per un semplice momento conviviale per stare in comunità. Se qualcuno desidera portare un dolce o una bibita la condivideremo insieme in allegria. In questa occasione oltre al signor sindaco con l’amministrazione comunale saranno presenti gli alpini e la protezione civile in ricordo dell’aiuto offerto alle famiglie colpite dal maltempo in quella funesta circostanza.
Preghiera di affidamento a Maria
Beata Maria Vergine, con rinnovata gratitudine per la tua presenza materna uniamo la nostra voce a quella di tutte le generazioni che ti dicono beata. Celebriamo in te le grandi opere di Dio, che mai si stanca di chinarsi con misericordia sull’umanità, afflitta dal male e ferita dal peccato, per guarirla e per salvarla. Accogli con benevolenza di Madre l’atto di affidamento che oggi facciamo con fiducia, dinanzi a questa tua immagine a noi tanto cara. Siamo certi che ognuno di noi è prezioso ai tuoi occhi e che nulla ti è estraneo di tutto ciò che abita nei nostri cuori. Ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo e riceviamo la consolante carezza del tuo sorriso. Custodisci la nostra vita fra le tue braccia: benedici e rafforza ogni desiderio di bene; ravviva e alimenta la fede; sostieni e illumina la speranza; suscita e anima la carità; guida tutti noi nel cammino della santità. Insegnaci il tuo stesso amore di predilezione per i piccoli e i poveri, per gli esclusi e i sofferenti, per i peccatori e gli smarriti di cuore: raduna tutti sotto la tua protezione e tutti consegna al tuo diletto Figlio, il Signore nostro Gesù. Amen.
Chiusura del mese di maggio
La chiusura del mese di maggio si terrà in chiesa parrocchiale a Poggiana il 30/5 alle 20.30 e a Vallà il 31/5. Sono invitate tutte le famiglie e tutti i ragazzi del catechismo e tutta la comunità cristiana. Durante la celebrazione della Messa faremo l’affidamento a Maria di tutte le nostre famiglie e in particolare dei nostri figli perché possano trovare la propria vocazione e aprirsi ad un futuro promettente, offrendo il proprio contributo secondo il progetto di Dio.
Si ama Gesù dandogli tempo e cuore
Se uno mi ama, osserverà la mia parola. «Se uno ama me»: è la prima volta nel Vangelo che Gesù chiede amore per sé, che pone se stesso come obiettivo del sentimento umano più dirompente e potente. Ma lo fa con il suo stile: estrema delicatezza, rispetto emozionante che si appoggia su di un libero «se vuoi», un fondamento così umile, così fragile, così puro, così paziente, così personale. Se uno mi ama, osserverà... perché si accende in lui il misterioso motore che mette in cammino la vita, dove: «i giusti camminano, i sapienti corrono, ma gli innamorati volano» (santa Battista Camilla da Varano). L'amore è una scuola di volo, innesca una energia, una luce, un calore, una gioia che mette le ali a tutto ciò che fai. «Osserverà la mia parola». Se arrivi ad amare lui, sarà normale prendere come cosa tua, come lievito e sale della tua vita, roccia e nido, linfa e ala, pienezza e sconfinamento, ogni parola di colui che ti ha risvegliato la vita. La Parola di Gesù è Gesù che parla, che entra in contatto, mi raggiunge e mi comunica se stesso. Come si fa ad amarlo? Si tratta di dargli tempo e cuore, di fargli spazio. Se non pensi a lui, se non gli parli, se non lo ascolti nel segreto, forse la tua casa interiore è vuota. Se non c'è rito nel cuore, se non c'è una liturgia nel cuore, tutte le altre liturgie sono maschere del vuoto. E noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Verremo. Il Misericordioso senza casa cerca casa. E la cerca proprio in me. Forse non troverà mai una vera dimora, solo un povero riparo, una stalla, una baracca. Ma Lui mi domanda una cosa soltanto, di diventare frammento di cosmo ospitale. Casa per le sue due promesse: lo Spirito e la pace. Lo Spirito: tesoro che non finisce, sorgente che non tace mai, vento che non posa. Che non avvolge soltanto i profeti, le gerarchie della Chiesa, i grandi personaggi, ma convoca tutti noi, cercatori di tesori, cercatrici di perle: «il popolo di Dio per costante azione dello Spirito evangelizza continuamente se stesso» (Eg 139), Parole come un vento che apre varchi, porta pollini di primavera. Una visione di potente fiducia, in cui ogni uomo, ogni donna hanno dignità di profeti e pastori, ognuno evangelista e annunciatore: la gente è evangelizzata dalla gente. Vi lascio la pace, questo miracolo fragile continuamente infranto. Un dono da ricercare pazientemente, da costruire “artigianalmente” (papa Francesco), ciascuno con la sua piccola palma di pace nel deserto della storia, ciascuno con la sua minima oasi di pace dentro le relazioni quotidiane. Il quasi niente, in apparenza, ma se le oasi saranno migliaia e migliaia, conquisteranno e faranno fiorire il deserto.
5 per mille al NOI
Vi invitiamo ad aiutare il centro ricreativo Parrocchiale NOI di Vallà
Nel modello per la dichiarazione dei redditi (CUD 730-UNICO) ci saranno tre caselle per indicare la categoria alla quale devolvere in 5 per mille.
- Firma sul primo riquadro "sostegno alle organizzazioni non lucrative... associazioni di promozione sociale"
- indica il codice fiscale della nostra associazione: 900 100 60 268
Siamo tutti mendicanti di amore in cammino
«Vi do un comandamento nuovo, che vi amiate come io vi ho amato»: una di quelle frasi che portano il marchio di fabbrica di Gesù. Parole infinite, in cui ci addentriamo come in punta di cuore. Ma perché nuovo, se quel comando percorre tutta la Bibbia, fino ad abbracciare anche i nemici: «Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, se ha sete, dagli acqua da bere» (Prov 25,21)? Se da sempre e dovunque nel mondo le persone amano? La legge tutta intera è preceduta da un «sei amato» e seguita da un «amerai». «Sei amato», fondazione della legge; «amerai», il suo compimento. Chiunque astrae la legge da questo fondamento amerà il contrario della vita (P. Beauchamp). Comandamento significa allora non già un obbligo, ma il fondamento del destino del mondo e della sorte di ognuno. Il primo passo per noi è entrare in questa atmosfera in cui si respira Dio. E non è un premio per la mia buona condotta, ma un dono senza perché. Scriveva Angelo Silesio: «La rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce». L'amore di Dio è la rosa senza perché, Lui ama perché ama, è la sua natura. La realtà è che «siamo immersi in un oceano d'amore e non ce ne rendiamo conto» (G. Vannucci). Il secondo passo lo indica un piccolo avverbio: Gesù non dice amate quanto me, il confronto ci schiaccerebbe. Ma: amate come me. Non basta amare, potrebbe essere anche una forma di possesso e di potere sull'altro, un amore che prende e pretende, e non dona niente; esistono anche amori violenti e disperati, tristi e perfino distruttivi. Gesù ama di «combattiva tenerezza» (Evangelii gaudium), alle volte coraggioso come un eroe, alle volte tenero come un innamorato o come una madre, che non si arrende, non si stanca, non si rassegna alla pecora perduta, la insegue per rovi e pietraie e trovatala se la carica sulle spalle, teneramente felice. Amore che non è buonismo, perché non gli va bene l'ipocrisia dei sepolcri imbiancati, perché se un potente aggredisce un piccolo, un bambino, un povero, Gesù tra vittima e colpevole non è imparziale, sta con la vittima, fino ad evocare immagini potenti e dure. Terzo passo: amatevi gli uni gli altri. Espressione capitale, che ricorre decine di volte nel Nuovo Testamento e vuol dire: nella reciprocità, guardandovi negli occhi, faccia a faccia, a tu per tu. Non si ama l'umanità in generale; si ama quest'uomo, questo bambino, questo straniero, questo volto. Si amano le persone ad una ad una, volto per volto, corpo a corpo. Amatevi gli uni gli altri, uno scambio di doni, perché dare sempre, dare senza ritorno è molto duro, non ce la facciamo; siamo tutti mendicanti d'amore, di una felicità che si pesa sulla bilancia preziosa del dare e del ricevere amore.
Sagra di San Giovanni a Vallà
Anche quest’anno si terrà la manifestazione della Sagra di San Giovanni, un evento storico per la nostra parrocchia. Vista l’importanza di questo evento e la quantità importante di gente che frequenta questo appuntamento non possiamo perdere questa opportunità di socializzazione. La sagra è anche un’occasione di sostegno straordinario per la nostra parrocchia, la quale, come già sapete, vive della carità di tutti. Per questi motivi vi chiediamo grande partecipazione e un aiuto nell’organizzazione.
Ci servono persone disponibili per tutti i servizi che questo evento richiede.
Vi aspettiamo numerosi giovedì 30/5 alle ore 20.45 presso le strutture della sagra per presentare il programma e le necessità per la gestione.
Un grazie sentito a tutti coloro che già operano dentro all’organizzazione e a tutte le nuove persone che si aggiungeranno.
Nuova nomina nella Chiesa Universale
Padre Antonio Porcellato è stato eletto Superiore Generale della SMA (Società Missioni africane). A lui vanno le nostre congratulazioni per questo importante incarico e il nostro ricordo nella preghiera.
I missionari della SMA si presentano:
Vogliamo essere una comunità di discepoli di Cristo riuniti dalla comune risposta al suo comando di proclamare il Regno di Dio: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura”. Il nostro scopo è di rispondere concretamente alla vocazione missionaria di tutta la Chiesa, soprattutto tra gli Africani. Dedichiamo la nostra vita a testimoniare il Vangelo di Gesù in Africa. Nelle nostre chiese italiane di origine teniamo vivo l’ideale missionario e promuoviamo l’accoglienza e la valorizzazione degli africani venuti a vivere da noi. Secondo il suo fondatore, la Società delle Missioni Africane è una comunità di missionari che lavora condividendo iniziative e responsabilità. E’ sempre pronta a rispondere ai bisogni del momento. Ha una preferenza speciale per l’evangelizzazione dei popoli d’Africa nei quali il Vangelo non è stato ancora predicato. Utilizza i metodi che si avvicinano maggiormente alla predicazione semplice ed evangelica degli Apostoli, senza abbandonare la “santa follia della croce”.
Ordinazioni sacerdotali
Sabato 25 maggio alle 15.30 nella cattedrale di Treviso il vescovo Gianfranco Agostino Gardin ordinerà 5 giovani sacerdoti, che ricordiamo nella preghiera: Biasini don Luca, Crespi don Davide, Crespi don Giacomo, De Biasi don Riccardo e Stocco don Nicola.
"Il coraggio di rischiare per la promessa di Dio" è il tema di quest’anno scelto da Papa Francesco che, per l’occasione, ha scritto un messaggio in cui ricorda come “grazie al battesimo tutti i cristiani hanno una vocazione”, che in ognuno trova un modo personale di esprimersi. “Per ciascuno Dio desidera che la sua vita sia piena e non prigioniera dell’ovvio e delle abitudini quotidiane”, continua Francesco. “Ci vuole il coraggio di rischiare per non rimanere sordi alla chiamata di Dio, che è prima di tutto offerta per un progetto di vita e promessa di bene e di felicità”. Il Papa ricorda ancora che nell’incontro profondo con il Signore è possibile sentire il fascino di una chiamata a donare tutto di sé mediante una vita consacrata o sacerdotale per continuare l’opera stessa di Gesù.
Festa di Primavera 2019
Sabato pomeriggio 18 maggio e domenica mattina 19 maggio l’oratorio di Poggiana organizza un mini torneo di calcetto tra gli oratori della collaborazione. Invitiamo i bambini della scuola primaria, i ragazzi delle medie e i papà a partecipare al torneo per condividere queste giornate in amicizia e allegria fraterna.