Auguri di Pasqua
Parrocchia di San Giovanni Battista in Vallà e Parrocchia di San Lorenzo in Poggiana
AUGURI DI PASQUA
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea.
Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza. (Dalla sequenza di Pasqua)
Carissimi amici e parrocchiani, Siamo arrivati alla Pasqua e chi avrebbe mai detto di doverla celebrare in queste condizioni, senza poterci radunare come comunità, senza poter far festa tra parenti, senza assaporare quella gioia spirituale che solo la liturgia sa offrire. Non vogliamo comunque trasformare questo giorno di festa in un’occasione di lamento e rammarico. Cristo è davvero risorto! Noi ne siamo certi. La Pasqua viene rappresentata come una festa di luce, sprigionata da quel sepolcro aperto, una luce che raggiunge ogni creatura e dona splendore ad ogni forma e colore. Come all’inizio della creazione per prima cosa Dio crea la luce, così con la risurrezione di Gesù un’altra luce appare all’orizzonte della nostra esistenza: la luce della vera vita. Cristo risorto ora è presente in mezzo a noi e ci accompagna nel nostro cammino. Non esistono più solitudine, sconfitta, tristezza, amarezza che possano trionfare su di noi. Con Cristo il nostro cuore può essere abitato solo dalla serenità e dalla pace. Davanti a questo annuncio pasquale ci attende un compito assai arduo: continuare a far risplendere la luce di Cristo risorto, non riportare alle tenebre il nostro cuore. Veniamo da una cultura fortemente individualista che ci rende indifferenti rispetto agli altri e incapaci di commuoverci e di agire a favore di chi soffre o ha necessità di un aiuto. Il tempo caratterizzato dal Coronavirus ha accentuato la diffidenza verso gli altri, a causa della paura del contagio, che rende la chiusura inevitabile. Noi cristiani, illuminati da Cristo risorto, desideriamo portare luce a chi soffre, a chi è emarginato, a chi è triste e ha perso il gusto della vita. Non vogliamo certo essere rivoluzionari o infrangere la legge, ma neppure starcene rinchiusi in questa paura soffocante. Siamo in un tempo nel quale risulta necessario aprire nuove vie per incontrare l’altro e per manifestare vicinanza e affetto. Nessuna legge, nessuna prescrizione può chiederci, anche solo indirettamente, di venire meno alla vitalità della Pasqua. Per questo continuiamo a sorridere anche sotto la mascherina. Sarà coperta la nostra bocca, ma i nostri occhi trasmetteranno gioia. Continuiamo a salutarci con tanta cordialità. Il saluto affettuoso non trasmette contagio del Coronavirus, al limite rende contagiosa la gentilezza. Continuiamo a sintonizzare i cuori per farci prossimi a chi è solo, magari con una telefonata che illumina la nostra giornata. Continuiamo ad amare senza misura e questo diventerà l’antidoto per una malattia ben più feroce di qualsiasi altro virus: l’indifferenza e l’egoismo. Ricevete da parte mia il più caloroso augurio di Buona Pasqua e la benedizione del Signore Risorto.
Il vostro parroco Don Daniele Vettor